La querelle sull’utilizzo dei calci alti in un contesto non regolamentare deve essere analizzata da diversi punti di vista.

E’ opinione comune, tra gli esperti del settore, che l’utilizzo di tali calci in un combattimento da strada sia poco utile e in alcuni casi sconveniente.

Causa l’abbigliamento che potrebbe non consentirlo e l’instabilità che ne deriverebbe. Ma chiedilo ad un Thai o Kick boxer e ti dirà il contrario.

Soggettivamente e personalmente ho utilizzato ed ho visto utilizzare questi calci con grande efficacia. Questi sono un arma potentissima e sfruttano l evidente effetto sorpresa.

Ma come tutte le armi hanno i pro e i contro. Se mi trovo su una scala non farò un calcio di rotazione così come non cercherò di proiettare il mio avversario a terra, rischiando danni anche io.

Allora il nocciolo sta nell’opportunità di allenarli per un contesto da strada. Ovviamente se sono un buon praticante di arti marziali o sport da combattimento che ha trascorso molte ore nel perfezionamento della tecnica e nello sviluppo delle funzionalità necessarie al loro utilizzo, ne potrò trarre un vantaggio.

Ma se il mio obbiettivo è esclusivamente quello di prepararmi a fronteggiare un aggressore nella vita quotidiana, sarà inopportuno impegnare molte ore del mio allenamento nel loro perfezionamento che richiede comunque anche determinate doti genetiche.

Ecco che, seguendo il principio “della semplicità ed efficacia”, sarà più utile concentrarsi sull’allenamento di tutte quelle parti del combattimento che necessita acquisire in una lotta senza regolamenti che sono comunque tante e diverse, per certi aspetti, dalla gara sportiva.

Giuseppe Calogero

Di RAFAEL

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