Fattore che differenzia il settore dell’auto difesa (sicurezza personale) dalla pratica o insegnamento di qualsiasi arte marziale o sport da combattimento, è lo studio della Prevenzione. Questa, che rientra nel blocco di uno dei quattro pilastri fondamentali della “difesa personale”, la tattica, si occupa dello studio ed esercizio di tutte quegli aspetti e tecniche che possono aiutare a prevenire uno scontro o un aggressione. Dato che la maggior parte di questi sono molto agevolati dalla distrazione o inconsapevolezza della “preda”, essa costituisce un fattore cruciale.

Tralasciando in questo articolo la descrizione di quelle situazioni di pericolo alla quale sottrarsi o contro cui adottare specifiche tecniche di comportamento, materia lunga per un breve trattato e soprattutto soggetta a numerose varianti come è natura del combattimento da strada, due sono a monte le facoltà da sviluppare: l’istinto presente in tutti gli animali quindi anche nell’uomo e la consapevolezza continua di ciò che ci circonda. Il primo affievolito dalla comodità e assenza di stimoli, la seconda assopita dal sovraccarico di input o distrazioni alle quali giornalmente siamo soggetti che tengono continuamente impegnata la nostra mente.

Ognuno di noi possiede un naturale istinto nel percepire determinate situazione pericolose. Se qualcuno o qualcosa non ci convince, evitiamola allontanandoci dal pericolo. Riimpariamo ad ascoltare i segnali che vengono dall’esso.

Consapevolezza significa imparare ad usare la propria mente in situazioni difficili, concentrando il focus su ciò che è utile e non perdere la testa dietro a mille pensieri. Significa presenza a se stessi in uno stato di attenzione che ti permette di guardare con occhio vigile e tattico tutto ciò che accade attorno a te, spesso arrivando ad intuire chi può essere potenzialmente pericoloso (dato che chi aggredisce a sempre comportamenti comuni).

Ovviamente si potrebbe obbiettare: si ma devo fare tutto questo sempre???

In fine dico che preferirei vivere in un sistema in cui non sia necessario insegnare a nessuno a difendersi dalla violenza altrui, ma le regole di questo in cui viviamo non le ho fatte io. La scelta è tra essere la preda o il predatore.

Sottoscrivo che fare tutto questo non è assolutamente facile e che non esiste un sistema infallibile, dipende sempre da tante varianti e dalla volontà di chi pratica.

Giuseppe Calogero

Di RAFAEL

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