Preferirei vivere in una società in cui non sia necessario insegnare a donne o comunque a nessuno a difendersi da aggressioni di vario genere. Ma vivere in un sistema in cui non ci sia tale necessità perché ognuno ha imparato a rispettare l’altrui persona.

Purtroppo non è così. Oggi più che mai viviamo periodi di violenza dilagante e le cronache quotidiane ne danno continua testimonianza. Viviamo periodi in cui la violenza può sfociare da piccoli e banali incomprensioni, un semplice parcheggio o uno sguardo di troppo, e gli atti criminosi volti a ledere l’incolumità personale si fanno sempre più estremi.

Per questi motivi oggi più che mai risulta importante imparare un metodo di lotta. Hai sempre due scelte o sottrarti allo scontro nel ruolo di vittima sperando che qualcuno faccia giustizia e di uscirne illeso o decidere di non essere la vittima.

Nella speranza sempre che nessuno debba trovarsi a fronteggiare tali situazioni, comunque frequentare costantemente corsi di arti marziali o sport da contatto e scuole serie di auto difesa risulta utile allo scopo di mantenere il nostro corpo in un buono stato fisico, la nostra mente lucida e acquisire maggiore sicurezza di sé, maggiore consapevolezza e auto coscienza delle proprie potenzialità. La nostra finalità frequentando tali corsi può non essere necessariamente lo scontro fisico agonistico o reale ma avere determinate conoscenze potrebbe fare la differenza in situazioni non previste.

Un detto giapponese dice: “Meglio essere un Guerriero in giardino che un giardiniere in guerra”.

Giuseppe Calogero

Di RAFAEL

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